Ironia con tutti

Il minuscolo processo informativo sul mio povero nome (scrive l'Autore sottoindicato) per la mia nomina a Cameriere Segreto Partecipante con la qualifica di Segretario di Sua Santità per le Ambasciate, era stato fatto dall'Em.° Card. Merry del Val e dal suo fedelissimo Sostituto Mons. Nicola Canali.

Una mattina trovai il S. Padre seduto alla scrivania, intento a leggere il giornale «La Tribuna», che teneva tutto disteso davanti, seguendo le righe di una colonna col dito e dimostrando, con l'espressione del volto e con gesti di impazienza e di dispetto che la notizia che apprendeva gli era profondamente disgustosa.

Il Papa, troppo preoccupato nella Sua lettura, non mi dette alcuna attenzione, finché sollevando lo sguardo accigliato, "Oh!", esclamò, e mi fece cenno di avvicinarmi. "Ma ... chi è questo Conte Arborio Mella di Sant'Elia, che è in Quirinale?", mi disse rimettendo il dito sulla riga incriminata e scandendo marcatamente le parole.

Sorpreso e intimorito, caddi in ginocchio dicendo: "Padre Santo, credevo che Vostra Santità lo sapesse: è mio fratello". Inorridito alla rivelazione, con aspetto stravolto, il Vegliardo sollevò le braccia in alto e lasciando cadere pesantemente i pugni sul tavolo, esclamò nel suo dialetto veneziano: "Fradéo? Adeso semo ben piazzai; uno de qua e uno de là!"

Al graziosissimo scherzo risi di cuore, commosso per tanta degnazione usata dal Santo Pontefice, nel farmelo, preparando la burla perché l'effetto riuscisse perfettamente. E il Papa sorridente per lo spavento che mi aveva procurato, stropicciando le dita per alludere al denaro, mi domandò: "Ma ... quanto prende?".

"Padre Santo, press'a poco come me". "Oh!", esclamò il Pontefice, "allora non gli bastano neppure per i cilindri!".

Così semplice e così faceto, le Sue graziose arguzie toccavano tutti: prelati e domestici, familiari e fedeli.

Vi era un Prelato che aveva fama di essere attaccato al denaro: Dovendogli inviare delle pratiche da esaminare, il Papa esclamava, consegnandole al Suo aiutante: "Tenete, portate subito queste carte a Monsignore Tale; vi darà una buona mancia!". E lasciava ridere gli altri.

 

 

Fonte: «Istantanee inedite degli ultimi quattro Papi» di Mons. Alberto Arborio Mella di Sant'Elia, 1957, Edizioni Paoline - Ignis Ardens maggio-giugno 1957.