pàrroco: s. m. [dal lat. eccles. (sec. 15°) parochus; in età classica, parŏchus (dal gr. πάροχος, der. di παρέχω «somministrare») era detto colui che per incarico dello stato forniva vitto e alloggio ai pubblici funzionarî di passaggio; la parola è stata poi reinterpretata secondo parrocchia] (pl. -ci, meno com. -chi). – Sacerdote a cui, per nomina vescovile, è conferita in titolo una parrocchia, con la cura delle anime e con giurisdizione ordinaria e propria, benché subordinata all’autorità dell’ordinario del luogo: ha il compito, tra l’altro, di amministrare i sacramenti, di effettuare le pubblicazioni matrimoniali, di assistere ai matrimoni, nonché di custodire e tenere aggiornati i libri parrocchiali (dei battezzati, dei matrimoni, dei morti; elenco dei fedeli, ecc.). Quasi-parroco, nel diritto canonico, sacerdote preposto, per nomina vescovile, a una quasi-parrocchia (v. parrocchia): è in genere equiparato a un parroco, da cui si differenzia per alcuni obblighi e per poche altre particolarità.
pievano: (pop. piovano) s. m. [der. di pieve]. - 1. (eccles.) [prete rettore di una pieve]. 2. (estens., eccles.) [il sacerdote titolare di una parrocchia] ≈ parroco.
curato: s. m. [dal lat. mediev. curatus, der. di cura «cura (d’anime)»]. – In senso generico, chi esercita la cura d’anime (quindi sinon. di parroco). In partic., nel linguaggio canonico, il cappellano, cioè il sacerdote che aiuta il parroco nella cura delle anime; anche il sacerdote che, dentro i confini della parrocchia, ha la propria chiesa e un territorio determinato dove esercita la cura d’anime con poteri quasi parrocchiali; oppure il sacerdote che in un territorio, non costituito canonicamente in parrocchia, esercita tutti i diritti e le funzioni parrocchiali.
arciprete: s. m. [comp. di arci- e prete, secondo il modello del lat. tardo archipresby̆ter]. – Anticam., nelle chiese cattedrali, il sacerdote più anziano o altro ritenuto dal vescovo come più degno, che esercitava le funzioni dell’odierno vicario generale. Oggi, in senso generico, sacerdote che ha ordinaria cura d’anime; propriam. il parroco titolare di una parrocchia, o il vicario foraneo; più spesso, titolo di una dignità di un capitolo cattedrale o collegiale, generalmente unita alla cura d’anime.
prevosto: s. m. [dal fr. ant. prevost, mod. prévôt, che è il lat. praeposĭtus (v. preposito e preposto)]. – 1. Titolo che in alcuni monasteri si dà al primo dignitario dopo l’abate, e in alcuni capitoli di canonici a chi ne cura i beni e la disciplina; in certe diocesi, spec. dell’Italia settentr., nome col quale si indica il vicario foraneo o il parroco (v. anche preposito).
pastore: pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. - 2b. guida spirituale: p. d’anime, il sacerdote; e assol., il p., il parroco e più spesso il vescovo; ma anche, in genere, chi esercita la missione sacerdotale; sommo o supremo p., o p. dei p., o p. della Chiesa, il papa; il Buon p., figura largamente diffusa nell’antica iconografia cristiana come immagine di Cristo. Nelle chiese protestanti, il ministro del culto.
monsignóre: s. m. [dal fr. monseigneur, comp. di mon «mio» e seigneur «signore»]. – 1. Titolo dato già ai papi, re e imperatori, e in Francia agli eredi al trono e a certi principi; dal sec. 14° al 1630 lo ebbero i cardinali, e ora si dà ai patriarchi, vescovi, abati mitrati secolari e a tutti i prelati della famiglia pontificia.
(Fonte: Treccani.it)
Elenco dei pievani, o parroci, di cui si conosce il nome, compilato dal prof. mons. Carlo Agnoletti, autore della storia di Riese.
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1330-13.. | Renieri. |
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1344-1348 | Pietro. |
13.. -1412 | Andrea Ziroldi. Di questo Pievano è conservata la lapide sepolcrale, opportunamente sistemata all'interno della chiesa. Il sacerdote è ritratto con gli indumenti di messa usati nel secolo XV e in giro alla pietra marmorea è inciso quanto segue: HIC JACET CORPUS PRUDENTIS ET VENERABILIS VERI Dni ANDREAE DE ZIROLDIS OLIM PLEBANI HUJUS ECCLESIAE QUI OBIIT A.D. 1412 DIE 3 MENSIS OCTOBRISCUJUS ANIMA IN PACE REQUIESCIT (Qui giace il corpo dell'uomo prudente e venerabile don Andrea dé Ziroldi, già pevano di questa Chiesa il quale morì nell'anno del Signore 1412 il 3 del mese di ottobre la cui anima riposa in pace). Da una annotazione della prima facciata del registro dei battesimi dell'anno 1940/1870 rilevasi quanto segue: "Avendo il sottoscritto Arciprete di questa Chiesa di S. Matteo Ap. di Riese acquistato dalla N.D. Marina Bottari, nata contessa Zorzi di Venezia, il piccolo brolo (sito a tramontana di questa casa canonica) che era un tempo cimitero, nell'atto di conguagliare il terreno, trovò le fondamenta della antica chiesa di S. Silvestro e nel mezzo di essa una pietra che copriva una tomba. Quella pietra, ricordando che ivi stava sepolto uno degli antichi pievani di Riese, venne fatta collocare nel muro esterno (ora nell'interno) della chiesa parrocchiale, dal lato di mezzogiorno e l'epigrafe che vi sta incisa a caratteri gotico-lombardi, si deve leggere così (vedi sopra). Nella tomba si trovarono varie ossa di corpi umani, le quali si ritengono essere dei pievani morti prima di Artuso: esse furono trasportate nell'attuale cimitero. Il rinvenimento della lapide seguì nella giornata del mese di marzo dell'anno 1847 l'anno stesso in cui fu compiuta la casa canonica, sedendo sulla Cattedra di San Pietro il Pontefice, veramente Massimo, Pio IX. Firmato don Tito Fusarini arciprete di Riese m.p. |
141. - | Giovanni. |
14.. - |
Biagio. |
14.. - | Benvenuto. |
14.. -1457 | Michele di Firenze, rinunciatario. |
1457-147. | Leonardo Conegliano (scit bene legere et bonam grammaticam). |
148. - | N. Ciaconi di Sandono. |
1490-1514 | Cristoforo Ogniben veneziano. |
1514- | Francesco di S. Angelo, trevigiano, cede al competitore. |
1514-152. | Il Cardinale di S. R. C. Pietro Bembo, doctor utriusque linguae, di cui fu vice pievano il famigliare Nicolò Bruno, e procuratore Angelo Gabrieli Conte di Aviano e Sampolo. |
15.. -1565 | Nob. Cristoforo Bianchi di Bologna, rinunziatario. |
1565-1602 | Giovanni Rinaldi di Noale, litigò in Roma, benemeritò dell’erezione del campanile di Cendrole, diventò cieco, e in seguito la parochia non mancò mai di cappellano. |
1603-1618 | Giambattista Rinaldi, nipote del precedente. |
1619-1636 | Matteo Bon trivigiano, Vicario foraneo. |
1637-1642 | Bernardino Bettini di Montebelluna. |
1642-1663 | Francesco Manfrè, predicatore. |
1663 | Bartolomeo Beltramini di Asolo, rinunziatario. |
1663-1688 | Cristoforo Salomon, candiotto, rinunziatario. |
1689-1713 | Nicolò Martinelli, asolano. |
1713-1768 | Dottor Pietro Festi. |
1768-1803 | Angelo Artuso di San Zenone. |
1803-1823 | Girolamo Serafini di Noventa di Piave. |
1824-1841 | Pier-Giuseppe Menapace, tirolese. |
1841-1853 |
Assieme a Pietro Jacuzzi (1819-1902), cappellano a Riese dal 1842 al 1853, preparò con "cura amorosa e paziente" Giuseppe Sarto (futuro Papa Pio X) affinché potesse frequentare il ginnasio di Castelfranco e lo avviò, forse nel 1844, allo studio della dottrina cristiana e del latino. Angelo Marchesan, il primo biografo di Pio X, segnala di entrambi l'elevata spiritualità e il profondo spirito sacerdotale. Questi due sacerdoti pesarono non poco nel plasmare la personalità del giovane. Il Sarto vide in loro un modello di prete che si stampò nella sua mente e che rappresentò quasi il tipo ideale cui si attenne, al quale s'ispirò sempre. Quando il Fusarini morì, fu proprio Sarto, ormai figura emergente del clero trevigiano, a leggerne a Riese l'elogio funebre, con parole nelle quali l'affetto si mischia al ricordo di un esempio ancora vivo e cogente. "Tutto devo a lui solo", dirà, "che mi ricordava frequente alla vocazione del Sacerdozio doversi porre fondamento di pietà, di modestia, d'intemerato costume". Ne mise in luce le capacità come confessore, come direttore di coscienza e come parroco. (1) |
1853-1865 | Pietro Pamio di Resana. |
1866-1878 | Mosè Ceron di Paese, era professore di Teologia nel Seminario di Treviso. |
1878-1905 | Giuseppe Bellincanta di Cavaso, era parroco in Sant’Alberto, Pro – Vicario Foraneo. |
--------------- Qui finisce l'elenco del prof. mons. Carlo Agnoletti --------------------
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1906-1937 | ![]() |
1937-1956 | ![]() |
1956-1990 |
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1990-2010 |
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2010- | ![]() |
Note: