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2/10/2020: 10° anniversario della nascita al Cielo di Mons. Bordin 'Maestro e Padre'

10 ann morte mons bordin“Un autentico uomo di Dio e un convinto servitore della Chiesa”. Così il vescovo di Treviso Gianfranco Agostino Gardin aveva sintetizzato il profilo umano di don Giovanni Bordin nell’omelia per la celebrazione delle sue esequie il 4 ottobre 2010.


“Padre e maestro” ci ha aggiunto mons. Lucio Bonomo, raccontando di lui durante la liturgia per ricordare i 10 anni dalla scomparsa la scorsa settimana nella parrocchiale di Riese Pio X. “È stato mio predecessore come vicario per la pastorale e direttore del settimanale diocesano La vita del popolo – ha raccontato Bonomo -, avevo avuto modo di conoscerlo bene fin dai tempi in cui, da laico, frequentavo l’Azione Cattolica”.


In tutta la sua vita ha seguito e obbedito alla voce dell’angelo che il Signore gli ha messo accanto per fargli da guida e custodirlo. Senza tentennamenti, senza ribellioni, in obbedienza al Signore e al Vescovo, come si addice ad un sacerdote e ad un oblato. Prima nei suoi incarichi diocesani, poi dal 1990 per vent’anni anche come parroco nella terra natale di Pio X ha vissuto con grande carità pastorale.


“E’ stato un sacerdote la cui grande dedizione al ministero scaturiva da una identità presbiterale ben coltivata, da una vita spirituale alimentata alle fonti genuine della Relazione e anche alla ricchezza della tradizione spirituale del clero trevigiano”. Non è un caso che le sue figure di riferimento furono San Pio X e il Beato Andrea Giacinto Longhin.


“Don Giovanni ti ascoltava, ti accoglieva e ti amava, con il suo fare schietto e la totale assenza di ambiguità – ha raccontato anche mons. Bonomo, ricordando alcuni fatti concreti, come quando passava in redazione per assicurarsi che tutto filasse liscio e far sentire la sua presenza che non lasciava mai soli -. E’ stato un uomo tutto d’un pezzo con una solida spiritualità, una umanità fine e una grande praticità, un vero mediatore”, doti necessarie per chi si trova a ricoprire anche incarichi diocesani.


Tanta commozione, la sera della celebrazione la scorsa settimana, è venuta dai parrocchiani che lo hanno conosciuto, dai suoi familiari presenti, dallo stesso mons. Giorgio Piva che ne ha raccolto l’eredità come suo successore nella parrocchia di Riese. “Lodiamo e ringraziamo il Signore affidandogli mons. Bordin – ha detto durante la messa -. Ci sentiamo uniti spiritualmente a lui che dal cielo ci accompagna”. Nella città natale di Pio X il passaggio di don Giovanni ha lasciato molti segni: oggi il gruppo scout è a lui intitolato e una targa stata posta a sua memoria.


Alla celebrazione liturgica hanno partecipato diversi sacerdoti a lui legati, don Antonio Martignago, don Marco Cagnin, don Dario Magro, don Edoardo Cestaro e don Matteo Cecchetto. Numerosi altri hanno fatto pervenire la loro vicinanza.

 

 

 


Fonte: La Vita del Popolo

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